Guida per scegliere un agente immobiliare serio; come riconoscere un professionista affidabile
Vendere o acquistare casa non è solo una questione tecnica, ma soprattutto una questione di fiducia.
Spesso ci si affida a un agente immobiliare con l’idea che basti “aprire una porta” o fissare un appuntamento per concludere un affare. Ma la realtà è ben diversa. Dietro ogni trattativa immobiliare si cela un insieme di norme, obblighi, diritti e — purtroppo — rischi.
Capire chi è davvero autorizzato a svolgere questa attività, quali tutele prevede la legge, e come evitare brutte sorprese è il primo passo per muoversi con sicurezza.
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Iscrizione Camera di Commercio
Immagina di aver visitato un appartamento che ti piace molto. Ti dicono che è “tutto in regola” e ti viene chiesto un acconto per bloccarlo. Ma poi scopri che l’immobile presenta un abuso edilizio non dichiarato. In questo caso, chi ti tutela? E soprattutto, come potevi evitarlo?
Il primo elemento da verificare è l’iscrizione dell’agente nel Registro delle Imprese – sezione agenti d’affari in mediazione, presso la Camera di Commercio. È un requisito obbligatorio previsto dalla Legge 39/1989, senza il quale l’intermediario non ha nemmeno diritto alla provvigione. Eppure, ancora oggi molti operano “in nero” o tramite reti informali che mettono a rischio le parti coinvolte.
Un agente immobiliare abilitato non solo ha superato un esame camerale, ma è tenuto a depositare i moduli e i contratti che utilizza per gli incarichi, proprio per garantire trasparenza. Questi documenti, spesso dati per scontati, possono contenere clausole squilibrate, come l’obbligo di pagare comunque la provvigione anche se l’affare non si conclude, o penali per il recesso anticipato dal mandato.
Quando il cliente è un privato che agisce per scopi personali (e non per finalità d’impresa), si applica il Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005), che tutela dalle cosiddette clausole vessatorie. Il rinnovo automatico dell’incarico o l’impossibilità di rivolgersi ad altri mediatori sono esempi di clausole che un professionista corretto dovrebbe spiegare molto bene in massima trasparenza.
La provvigione
Un altro punto fondamentale riguarda la provvigione. Secondo l’art. 1755 del Codice Civile, essa è dovuta solo se l’affare viene effettivamente concluso grazie all’intervento del mediatore. Questo significa che non basta una visita: il professionista deve dimostrare di aver creato un collegamento causale diretto tra le parti.
E se l’affare è condizionato all’ottenimento di un mutuo? In quel caso, il diritto alla provvigione sorge solo se e quando la condizione si verifica. Il tutto deve avvenire entro un anno dalla conclusione dell’affare, altrimenti il diritto decade.
Nel mio lavoro, mi capita spesso di assistere clienti che arrivano dopo esperienze negative: incarichi firmati alla leggera, acconti versati senza chiarezza, informazioni omesse. Per esempio, una giovane coppia che desiderava acquistare la loro prima casa si è rivolta a me dopo aver scoperto, troppo tardi, che l’immobile promesso da un altro agente aveva problemi catastali gravi. Nessuno li aveva informati. Con un corretto supporto tecnico e giuridico siamo riusciti a trovare un’alternativa e a concludere un nuovo acquisto in tutta serenità. Questo è il valore di un agente immobiliare: non solo “mostrare case”, ma prevenire problemi, interpretare i bisogni, tutelare le persone.
Inoltre, ogni professionista regolarmente abilitato è tenuto ad avere una polizza assicurativa di responsabilità civile per coprire eventuali errori o omissioni. Questo non è un dettaglio formale, ma una vera garanzia per il cliente.
Infine, c’è un punto spesso sottovalutato: l’indipendenza. Un agente non può avere interessi personali nella compravendita. Il suo ruolo è quello di mediatore imparziale, e se esistono legami economici o familiari con una delle parti, devono essere dichiarati per legge.
La legge non richiede solo un’iscrizione e una polizza assicurativa: impone anche l’adozione della diligenza professionale qualificata, cioè il comportamento atteso da un professionista esperto e attento (art. 1176 c.c., comma 2).
Non basta “agire in buona fede”. L’agente ha l’obbligo di verificare i documenti, informare le parti in modo chiaro e non omettere fatti rilevanti, pena la responsabilità civile, anche se il danno si manifesta dopo la conclusione dell’affare.
… Come quella coppia che ha acquistato un appartamento tramite un’agenzia che non aveva segnalato l’esistenza di un contenzioso in corso tra il venditore e il condominio per infiltrazioni. Dopo il rogito, si è trovata coinvolta in una causa. Se l’agente avesse operato con la dovuta diligenza, il problema sarebbe emerso prima della firma.
Questo conferma quanto sia fondamentale affidarsi a un professionista che non si limiti a “passare contatti”, ma che eserciti il proprio ruolo con attenzione tecnica, senso di responsabilità e discrezione
Guida per scegliere un agente immobiliare serio
ll ruolo consulenziale dell’agente immobiliare
Chi pensa che l’agente immobiliare sia solo un tramite tra chi vende e chi compra, rischia di sottovalutare profondamente la complessità del settore. Oggi, il professionista immobiliare è chiamato a svolgere un vero ruolo consulenziale, che comprende aspetti tecnico-legali, fiscali, urbanistici, relazionali e comunicativi.
Questo significa saper leggere e interpretare i documenti (planimetrie, visure, titoli di proprietà), individuare criticità prima che si trasformino in contenziosi, fornire soluzioni in caso di problematiche catastali, difformità o successioni non definite.
Ricordo una bella famiglia intenzionata a vendere l’abitazione ricevuta in eredità che si è rivolta a noi con l’idea che fosse tutto a posto. Dopo un’attenta analisi, è stata individuata una difformità tra planimetria e stato di fatto, risalente a un intervento fatto anni prima dal nonno, mai regolarizzato. Prima ancora di mettere l’immobile sul mercato, abbiamo proceduto alla sanatoria: in questo modo, la vendita è avvenuta senza imprevisti né richieste risarcitorie postume.
Questa è prevenzione consulenziale, non semplice mediazione.
Il consiglio che posso darti è semplice, ma cruciale: prima di firmare un incarico o versare una somma, fai domande, chiedi documentazione, pretendi trasparenza. E soprattutto, scegli chi ti fa sentire ascoltato e non solo “gestito”. Il nostro approccio si fonda su questo: esperienza, rigore, ma anche empatia e senso di responsabilità. Perché ogni casa che cambia mano non è solo un affare: è una storia, una scelta di vita. E noi siamo qui per accompagnarla con competenza e rispetto.
Guida per scegliere un agente immobiliare serio
Dal Blog Immobiliare Santalfredo
Guida per scegliere un agente immobiliare serio
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